(ASI) La forte presenza militare della Nato in Polonia non è una semplice scelta ma una vera e propria necessità contro l'aggressività della Russia. Lo riferisce il ministro degli Esteri polacco Witold Waszczykowski in merito al dispiegamento da parte degli Stati Uniti e della Nato di battaglioni in Polonia.
Intervistato dal portale moscovita "Ria Novosti" ha spiegato: "E' un simbolo, un segno della nostra determinazione a proteggere la nostra parte d'Europa. Abbiamo aderito alla Nato nel 1999, 18 anni fa"aggiungendo che fino allo scorso anno non erano presenti contingenti Nato nel Baltico ma che sono arrivati quest'anno a causa delle crescente aggressività russa.

Secondo il capo della diplomazia di Varsavia, "si tratta di una presenza simbolica, che dimostra la volontà di proteggere questa parte della Nato nel caso in cui in Polonia accada qualsiasi incidente simile a quello di Crimea".

Waszczykowski ha poi sottolineato che la presenza si giustifica anche con un accresciuto potenziale russo nell'area. "Noi rispondiamo al rafforzamento della presenza militare della Russia intorno alla Polonia", addossando quindi ogni responsabilità a Mosca ed incurante del fatto che negli ultimi anni la Nat e gli Usa stano circondando la Russia di basi militari.

Il ministro Waszczykowski, ha poi lamentato quella che a suo parere costituisce mancanza di interesse da parte di Mosca per un dialogo bilaterale. "Sono stato ministro per 21 mesi, e non ho ricevuto un invito di visita da parte di Lavrov (Sergej, ministro degli Esteri russo) a Mosca per parlare con lui", ha affermato il ministro degli Esteri polacco, aggiungendo di aver inviato il proprio vice a Mosca, "per iniziare un dialogo" con l'omologo russo.

Fabrizio Di Ernesto -  Agenzia Stampa Italia



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