(ASI) Da oggi 29 agosto per la Colombia inizia una nuova era. Lo ha detto oggi il presidente colombiano Juan Manuel Santos sul proprio account twitter commentando il cessate il fuoco con le Farc in vigore dalla mezzanotte.
Dalla scorsa notte infatti i rivoluzionari delle Farc hanno deposto le armi come annunciato in precedenza dal loro leader Timoleon Jimenez. Soddisfatto anche il ministro della Difesa di Bogotà, Lusi carlos Villegas.

Il cessate il fuoco dichiarato dal gruppo militare di sinistra rappresenta l'ultimo tassello del negoziato di pace con il governo colombiano iniziato 4 anni fa a Cuba. Il cessate il fuoco mette ora

la parola fine a una guerra civile che durava da 52 anni e che ha provocato 220mila morti. L'accordo di pace definitivo sarà firmato nelle prossime settimane.

Secondo le stime ufficiali la maggior parte delle persone uccise in questi anni erano civili, militari e combattenti infatti sarebbero meno del 20 per cento delle vittime. Secondo le autorità di Bogotà solo nel periodo tra il 1996 ed il 2005 in Colombia, per opera delle Farc, è avvento un rapimento ogni otto ore e più di sei milioni di persone sono rimaste vittime delle violenze dei miliziani. Il presidente Santos ha espresso l’auspicio che la pace appena dichiarata diventi ora effettiva sul territorio.

L’accordo la scorsa settimana tra le parti prevede fra l'altro che i miliziani delle Farc consegnino le loro armi entro sei mesi dalla ratifica mentre il governo si è impegnato a convincere i colombiani ad accettare la presenza delle Farc come forza politica secondo le regole democratiche. In cambio il partito che segnerà la mutazione delle Farc otterrà una base minima di 10 seggi garantiti in Parlamento, cinque per ognuna delle due Camere.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

 

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