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(ASI) Si è svolto oggi a Tunisi il primo di una serie di incontri tra il primo ministro Beji Kaid Essebsi, il premier italiano Silvio Berlusconi, il Ministro dell'Interno Maroni e il suo omologo Habib Essid.

 

"Stiamo lavorando per una possibilità di rimpatri per quanti sono giunti in Italia, e c’è la volontà del governo di Tunisi e nostra per farlo in modo civile" ha commentato Berlusconi a fine incontro, aggiungendo "la Tunisia sta vivendo un momento difficile e molti giovani decidono di guardare all'Europa in cerca di libertà e di democrazia: è comprensibile la loro volontà di cercare una nuova vita in una situazione di civiltà e di benessere".

Primo fra i punti trattati dai diplomatici riguarda il futuro del rapporto Italia-Tunisia circa il flusso migratorio di clandestini che, negli ultimi giorni, ha interessato l'isola di Lampedusa. I due rappresentanti italiani hanno chiesto l'osservanza di un accordo sull'immigrazione firmato 10 anni fa e rinnovato nel 2009 e hanno inoltre sollecitato l'applicazione di una legge tunisina che considera reato l'espatrio non autorizzato. In cambio sono state offerte motovedette, fuoristrada e quanto necessario per il pattugliamento. Il secondo punto riguarda invece una possibilità di rimpatrio per i migranti giunti in Italia in questi ultimi mesi: come condizione partirebbe un piano di aiuti allo sviluppo e un impegno a rilanciare l'economia per reinserire i rimpatriati.

Intanto il ministro dell'Interno ha lasciato una commissione di tecnici al lavoro e domani tornerà per verificare il lavoro svolto e per sottoscrivere un accordo.

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