Iran, Foad Aodi (Co-mai): "Bene per la cooperazione economica ed inter-religiosa, no alle esagerazioni e ai pregiudizi culturali"

 

(ASI) "Le Comunità del Mondo Arabo in Italia accolgono con entusiasmo gli accordi bilaterali che il Governo Italiano ha stipulato con l'Iran, tuttavia reputano una forzatura inopportuna la copertura delle statue dei Musei Capitolini": lo dichiara Foad Aodi, Presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e Focal Point per l'Integrazione Nazionale per l'Agenzia Onu UNAOC a seguito della visita in Italia del 26/01/2016 del Presidente iraniano Hassan Rohani.

L'evento pur avendo rafforzato la cooperazione economica e il dialogo tra i due Governi con l'obiettivo di combattere la disoccupazione ed il terrorismo, ha visto sorgere una polemica ancora accesa che si riferisce alla sfera culturale e religiosa. La miccia che ha fatto esplodere diverse contestazioni è la seguente: in occasione della visita del premier iraniano, sono state coperte le nudità di quattro delle statue di nudi dei Musei Capitolini come "forma di rispetto nei confronti della cultura e della sensibilità iraniana".

"Non ci stupisce che la decisione dalla copertura delle nudità di quattro delle statue di nudi dei Musei Capitolini abbia generato un dibattito tanto acceso - commenta Aodi - restiamo sgomenti perché l'arte classica ha spesso avuto le sue più belle espressioni e manifestazioni nelle scultura, riflesso della sua civiltà e della sua storia. Inoltre, quando parliamo di integrazione dobbiamo partire dal rispetto delle culture del mondo, della loro storia e del loro bagaglio culturale e artistico, per fare in modo che si incontrino anche nella loro diversità".

"Se ci bendiamo gli occhi dinnanzi alle differenze - prosegue con decisione - corriamo facilmente il rischio di remare contro lo stesso significato dell'integrazione. Suggeriamo per il futuro una maggiore informazione e maggior dettagli sulla visita di premier, rappresentanze e delegazioni straniere, per evitare che certi errori possano ripetersi salvaguardando la libertà e il rispetto reciproco. Ci auguriamo tuttavia che anzi che spargere inchiostro su certe questioni secondarie rispetto all'esito della visita del presidente Iraniano, si posi l'attenzione sui grandi passi in avanti compiuti dal Governo Italiano in materia di cooperazione internazionale e dialogo inter-religioso. Servono delle soluzioni pacifiche per risolvere i conflitti aperti in Medio Oriente, come il caso della Libia, della Siria e dell'Iraq, che sono inscindibili dall'attuazione del processo di pace tra palestinesi e israeliani e dalla costruzione del dialogo tra sunniti e sciiti".

 

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