L'Iran accusa l'Arabia Saudita di aver colpito la sua ambasciata in Yemen. I sauditi alzano il tiro per costringere gli USA ad abbandonare Teheran

(ASI) Cresce la tensione fra la Repubblica Islamica dell'Iran e l'Arabia Saudita a causa di un attacco dell'aviazione saudita che ha colpito l'ambasciata iraniana nella capitale yemenita Sanaa.

Il Ministero degli Esteri iraniano Esteri Hossein Ansari Jaber ha subito accusato i sauditi del raid aereo militare che - a suo giudizio - ha voluto "deliberatamente" colpire la sua ambasciata provocando diversi feriti fra il personale diplomatico.
"Questa azione premeditata dell' Arabia Saudita è una violazione di tutte le convenzioni internazionali che proteggono le missioni diplomatiche. Il governo saudita è responsabile per i danni causati e per la situazione dei membri del personale che sono stati feriti", ha colncluso Ansari.

Commento                                                                                                                                                                          L'Arabia Saudita ed il suo innaturale alleato Israele, vogliono far saltare gli accordi raggiunti a Vienna sul nucleare iraniano. Ma anche boicottare il tavolo della pace per far saltare un accordo condiviso sulla Siria. Il tutto progettato per affermarsi come potenze regionali, spartirsi le zone d'influenza e limitare il peso geopolitico e il ruolo strategico della Repubblica Islamica dell'Iran nel Vicino e Medio Oriente. Altro obiettivo è costringere gli Stati Uniti a prendere una decisione e scegliere con chi stare fra Riad-Tel Aviv e Teheran. Una strategia che si persegue con tutti i mezzi, che vanno dai finanziamenti al fondamentalismo islamico,  dall'esecuzione del religioso sciita Nimr al-Nimr alla riduzione del prezzo del petrolio. Ciò gli è permesso perché l'ONU, l'Occidente, gli USA e l'Europa, per cinici calcoli meramente d'interesse, non intendono intervenire per fermare i sauditi e suoi alleati. Un'altra incognita rimane il silenzio della Cina, ma soprattutto della Russia, la quale inevitabilmente, primo o poi, dovrà prendere una chiara posizione. Ma questo pericoloso aumento di tensioni rischia di portare ad un conflitto su larga scala, con conseguenze al momento imprevedibili. Questo potrebbe spiegare anche i crescenti timori della Corea del Nord che  in previsione  di un eventuale precipitare degli eventi su scala mondiale si premunisce consolidando i prprio apparato difensivo. D'altra parte le responsabilità storiche sono evdenti, ben precise e ascrivibili a chi oggi ha accettato  lo status quo non fermato l'azzardata mossa saudita e dei suoi alleati. Che potrebbe avere un effetto boomerang.

Niger September - Agenzia Stampa Italia

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