(ASI) Nel momento in cui si favorisce in tutti i modi la migrazione in massa dei Siriani (soprattutto verso l'Europa) possono sorgere dei dubbi giustificati.

Ci si domanda quale può essere lo scopo dello spopolamento e della desertificazione demografica della Siria, se non la creazione di uno spazio per accogliere altri insediamenti?  Chi? Certamente i Curdi, che così avranno la possibilità di creare un loro Stato.  Questo naturalmente non potrà non  comprendere anche  l'area del Kurdistan turco. Ma più importante potrebbe essere il sud della Siria, dove USA e Israele vedrebbero volentieri una trasmigrazione volontaria o forzata (deportazione?) dei Palestinesi. Alla luce del recente rinnovato appello  del presidente Putin per una grande coalizione internazionale contro il terrorismo, occorrerebbero  chiarimenti  da parte del Cremlino sui suoi progetti per la Siria nel dopo-Assad e dopo-Isis. Perché è facile immaginare chi deciderà al tavolo dei vincitori le sorti della Siria, anche se stupisce che i due nemici storici USA e Russia trovino un accordo in extremis per quell'area geografica. E' sorprendente anche che Putin, mentre ha continuato a difendere Assad fino a pochi giorni fa, oggi sembra abbandonarlo al suo destino.  Mentre non ha detto né fatto nulla per i Palestinesi, che continuano ad essere oggetto della violenza e sopraffazione dei sionisti.

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