(ASI) Eni ha effettuato una scoperta di gas di rilevanza mondiale nell'offshore egiziano del Mar Mediterraneo, presso il prospetto esplorativo denominato Zohr.

Il giacimento supergiant presenta un potenziale di risorse fino a 850 miliardi di metri cubi di gas in posto e un'estensione di circa 100 chilometri quadrati. Zohr rappresenta la più grande scoperta di gas mai effettuata in Egitto e nel Mar Mediterraneo. Eni svolgerà nell'immediato le attività di delineazione del giacimento per assicurare lo sviluppo accelerato della scoperta che sfrutti al meglio le infrastrutture già esistenti, a mare e a terra. L'Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, si è recato nelle scorse ore al Cairo per aggiornare il Presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, su questo importante successo, e per parlare della nuova scoperta con il Primo Ministro del paese, Ibrahim Mahlab, e con il Ministro del Petrolio e delle Risorse Minerarie, Sherif Ismail.

Ora si spiega meglio perché è stato importantissimo contrastare il recente tentativo di destabilizzazione dell'Egitto che, se fosse riuscito, avrebbe potuto portare ad un deleterio smembramento del territorio nazionale (Iraq e Libia insegnano). E quando ci sono di mezzo enormi risorse energetiche, l'esperienza insegna che, per certuni (leggi: potentati economico-finanziari globali e "multinazionali del terrore"), l'etica è carta straccia: conta solo il profitto.

Redazione Agenzia Stampa Italia

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