(ASI) Oggi martedì si vota in Burundi per eleggere il nuovo presidente della repubblica. Si presenteranno nei seggi di voto circa 3,8 milioni di elettori.

Il presiente uscente Pierre Nkurunziza verrà probabilmente rieletto per un terzo mandato, mentre gli altri sette candidati si sono ritirati per proteste contro la non trasparenza delle elezioni. Raffiche di mitra, esplosioni e spari in alcuni quartieri della capitale Bujumbura accompagnano purtroppo lo svolgimento di queste votazioni in Burundi dove si registrano per ora due morti e numerosi feriti.
Le violenze sono iniziate nel Paese da quando il presidente Pierre Nkurunziza aveva annunciato il 26 aprile scorso la sua candidatura per il terzo mandato. Ma in Burundi, la costituzione vieta che un candidato a presidente della repubblica possa presentarsi per il terzo mandato. Da sottolineare che il presidente Nkurunziza governa il paese dal 2005, anno in cui fu eletto per la prima volta dal parlamento a capo dello Stato, poi è stato rieletto per un secondo mandato nel 2010, oggi, in sfregio alla legge, si ripropone di nuovo alla guida politica dal Nazione africana scatenando la violenta reazione dei suoi oppositori.

Tegno Tagne Honoré -  Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere