Yemen,Aodi (Amsi e Co-mai): Appello congiunto con il Ministero della Salute Yemenita per scongiurare epidemia e tragedia umanitaria e sanitaria

(ASI) La povertà è la sfida del futuro dello Yemen e del mondo. Sempre più grave la condizione sanitaria in Yemen, questo quanto risulta dalle testimonianze dei medici yemeniti che trasmettono all'Associazione di Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi) le ultime notizie circa la drammatica realtà che affrontano nel loro Paese.

Proprio mercoledì il Ministero della Salute ha lanciato un appello all'aiuto ed al soccorso sanitario in Yemen facendo riferimento ad uno stato di tragedia sanitaria dove gli ospedali, i servizi sanitari e di soccorso nelle provincie della Repubblica yemenita sono impossibilitati al funzionamento a causa del taglio della corrente elettrica, dell'assenza di combustibile, di rifornimenti di farmaci e di personale medico.
Secondo quanto pubblicato dall'agenzia di stampa ufficiale yemenita, il Ministero della Salute ed i suoi dipartimenti sarebbero impossibilitati al lavoro, questo comporta il congelo dei vaccini e l'impossibilità di effettuare il loro trasporto.
In un quadro simile di rovina, i bambini non possono essere alimentati, la minaccia è quella di uno stato di emergenza sanitaria che porterà alla diffusione di virus e malattie nonché al ritorno della poliomielite e del morbillo, dai quali i bambini non potranno avere scampo.

"Ci associamo all'appello del Ministero della Salute yemenita, estendendolo a tutti quanti possano portare un contributo per la costruzione di un corridoio umanitario", dichiara il Prof. Foad Aodi, Presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia (co-mai) e dell'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi)che mostra tutta la sua disponibilità verso i colleghi in Yemen per sostenerli che nonostante la mancanza di strumenti e di risorse indispensabili, continuano a portare avanti il loro lavoro salvavita.
"Siamo con tutti i bambini che soffrono per una guerra che non hanno scelto, siamo con tutti i medici, con tutti gli infermieri e gli operatori sanitari che senza distinzione di cultura e religione lavorano per salvarli. Dobbiamo contribuire a tutti i livelli, dall'aspetto economico a quello sanitario per creare un corridoio umanitario. L'emergenza sanitaria è alle porte, la mancanza di azione non fa che peggiorare le cose, non fa che aumentare il numero crescente delle vittime e dei feriti che non si contano più". Dichiara Foad Aodi.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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