(ASI) Gaza, Foad Aodi (Amsi e Co-mai) : il mondo arabo e palestinese in lutto nel giorno dell 'Eid  ,festa dopo la fine di Ramadan.

 E’ la dichiarazione del Presidente di Co-mai, Comunità del Mondo Arabo in Italia ed Amsi, Associazione Medici di origine Straniera in Italia che aggiorna l’opinione pubblica sul numero dei morti nella Striscia di Gaza. Si registrano  2 morti oggi di cui un bambino di 4 anni ed un numero imprecisato di feriti. Sono tante le vittime  estratte dalle macerie che fanno aumentare il già pesante tributo di sangue pagato dai palestinesi. Il bilancio totale, al momento, registra  più di 1.220 morti. .

Oggi portiamo anche l'aggiornamento dall'`Ospedale Maqased a Gerusalemme che riceve solo malati urgenti da Gerusalemme. Il nosocomio riceve da Gaza almeno 15 feriti gravi ogni giorno da quando ha avuto inizio  la guerra, L`Ospedale ospita ormai  centinaia di feriti, gente  di tutte le età, colpite da ferite varie ed alcuni in fin di vita, altri in coma e molti con amputazioni o con lesioni gravi,  sfigurati,  con ferite al viso ed ustioni gravissime, mai viste prima . L`Ospedale è colmo di malati provenienti anche da Gerusalemme anche a causa  di ciò che è successo ultimamente. La situazione è estremamente critica ,mancano strumenti chirurgici ,sangue ,farmaci e tante altre cose. I medici internazionali lavorano senza sosta e dormono in ospedale. Preoccupa la situazione dei bambini che piangono e non si riesce a farli smettere anche con i farmaci. Una situazione che rende più grave la tragedia Ce lo ha riferito Mahmuod Aarar, che è il  coordinatore sanitario dell'associazione soccorritori arabi a Gerusalemme che ha siglato un protocollo d'intesa con Amsi ,Co-Mai ed Uniti per Unire un anno fa.  Infine, il Presidente Dr. Foad  Aodi ci riferisce che anche  Mahmuod Aarar che sta operando lì ed è abituato a vivere situazioni di estrema difficoltà, eppure  è rimostro scosso ed è scoppiato a piangere di fronte a questo immane disastro umanitario”.

Io come giornalista ho il dovere di porre  all’attenzione del lettore e dell’opinione pubblica il fatto che è  eloquente lo stato di cose in essere nella Striscia di Gaza eppure non si fa nulla per impedire tutto ciò. Il perché   anche persone forti come Mahmuod Aarar  di fronte a questa grande mattanza senza fine vengono travolti dalla commozione.

Per cui qualcuno su ciò dovrà meditare, chiedersi perché succede che persone come  Mahmuod Aarar  che  non piangono facilmente e riescono a nascondere i sentimenti, non riescono a trattenere le lacrime. Lo fanno perché sentono  l’immensa sofferenza a cui  dall’8 luglio 2014 è sottoposta l’intera popolazione della Striscia di Gaza. Per questo non comprendo come mai la diplomazia internazionale non riesca ad  imporre una tregua, la ripresa del dialogo per la pace mentre  permette  che sia commesso impunemente il  genocidio del popolo palestinese.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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