(ASI) La situazione in Iraq sta precipitando e vede, in questo caos del tutti contro tutti, l’ avanzare delle truppe del  cosiddetto Stato islamico dell'Iraq del Levante (ISIL). Il gruppo estremistico islamico Takfiri ha recentemente conquistato due importanti capoluoghi della provincia irachena.

Vale a dire Tikrit nella provincia di Salahuddin, e Mosul che è la seconda città dell'Iraq, nella provincia settentrionale di Ninive.
Tanto che venerdì scorso, l’ alto religioso sciita l’Ayatollah Ali al-Sistani ha emesso un decreto religioso che invita la gente a prendere le armi e difendere il loro paese contro i militanti Takfiri.

Inoltre, l'esercito iracheno sta combattendo i terroristi alla periferia della città di Muqdadiyah, situata ad est di Baquba, nella provincia orientale irachena di Diyala.

Uno stato cose che preoccupa la Repubblica Islamica dell’Iran e l’occidente con gli Usa in testa. Realtà che non intendono stare passivamente a guardare l’evolversi degli eventi.

Infatti, il presidente iraniano Hassan Rouhani nella conferenza stampa indetta per il suo primo anniversario della sua elezione ha affrontato la questione  smentendo prima di tutto l’indiscrezione secondo la quale forze iraniane sarebbero operative in Iraq. Per contro ha confermato che Teheran, se Baghdad ne farà richiesta, si rende disponibile a fornire aiuti per combattere i militanti Takfiri.  E precisamente sulla vicenda si è così espresso : "La questione del coinvolgimento delle forze iraniane in Iraq non è stata sinora mai sollevata. Se l'Iraq vuole  aiuto da noi, studieremo le forme migliori come attuarlo. Però, ribadisco, finora non c'è stata alcuna richiesta. In ogni caso siamo pronti a fornire tutta l'assistenza, naturalmente nel quadro del diritto internazionale e sulla base delle richieste del popolo iracheno ",

Inoltre, il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Hassan Rouhani  sulla presunta cooperazione in corso tra Iran e Stati Uniti per risolvere la crisi in Iraq, ha precisato: "Gli americani possono anche voler aiutare, ma, per quanto ci riguarda, l’Iran, fino a questo momento non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale a riguardo”.

Infine, Rouhani ha messo in guardia i gruppi Takfiri dal condurre operazioni terroristiche nei pressi dei confini iraniani: "Se qualche gruppo terroristico avesse l’intenzione di arrivare vicino ai nostri confini e noi ne avvertissimo la minaccia, ci sarà sicuramente da parte delle nostre forze una reazione decisa ed adeguata atta a colpire i gruppi terroristici con ogni mezzo possibile."

Niger September – Agenzia Stampa Italia



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