(ASI) Roma - “Il governo non si lanciin avventurismi militari in Ucraina i cui esiti rischierebbero di produrre un nuovo Afghanistan, questa volta sul continente europeo”.

E’ il monito lanciato dai deputati M5S delle commissioni Esteri e Difesa all’indomani delle “preoccupanti parole pronunciate dal ministro Pinotti”, la quale, in un’intervista rilasciata ieri al quotidiano La Repubblica, ha affermato che l’Italia non resterà a guardare ed è pronta ad inviare un contingente di peacekeeper nel Paese in accordo con le Nazioni Unite, la Nato e l’Unione europea. 

“A tal proposito - proseguono i deputati -, cisentiamo in dovere di ricordare che in passato, non in rare circostanze, ogni qualvolta si è parlato di missioni di pace si è poi fatto seguito a unautentico intervento armato, con tutte le terribili conseguenze del caso. E in questo senso le parole del segretario della Nato Rasmussen, che oggi stesso ha inneggiato all'urgente necessità dell’Europa di doversi difendere da quanto sta accadendo in Ucraina, e quindi doversi difendere da Mosca, accendono un nuovo campanello di allarme sull'ipotesi che il caos di questi giorni possa presto allargarsi ad un conflitto ben più esteso e globale, in cui gli Stati Uniti richiameranno agli ordini i propri alleati atlantici, compreso il nostro Paese”. 

“Condannando la deriva ultra-nazionalistaintrapresa dal neo governo di Kiev e, al contempo, le mire espansionistiche dimostrate dal presidente Vladimir Putin - concludono i parlamentari M5S - ribadiamo che l’Italia debba attenersi all’art. 11 della Costituzione e promuovere tutte quelle iniziative diplomatiche che scongiurino un ulteriore aggravamento della crisi in Ucraina”.

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