(ASI) Certe recenti dichiarazioni del Ministro degli Esteri delle Federazione Russa Sergej  Lavrov, condivisibili nella sostanza, non sono immuni da ambiguità ed anacronismi storici, francamente incomprensibili.

Infatti, egli ha con ragione sottolineato la crescente ostilità dell’Occidente, ma il pericolo nazista denunciato non ha alcun fondamento.

Ricordiamo all’illustre diplomatico che non c’è nessun esercito nazista a minacciare i confini della Russia e che il Nazional-Socialismo  è venuto meno nel 1945 in conseguenza di una sconfitta militare.

Cosi il vero nemico della Russia è e rimane la Nato, in quanto braccio armato dell’espansionismo USA in Europa e nel mondo, che inevitabilmente precede l’arrivo dei banchieri occidentali e delle "multinazionali del terrore finanziario”.

Quindi, Lavrov, come altri,  rinunci una buona volta  ad evocare i fantasmi politici del passato, perché... dall’oltretomba non si torna.

Osservatorio Politico

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