(ASI) Esteri - L'Ungheria ha rinnovato il Parlamento. Otto milioni di magiari sono andati alle urne. I primi risultati ci confermano che è stato un trionfo del premier uscente Viktor Orban. Frena la coalizione progressista, cresce il consenso della destra antagonista del partito Jobbik.
A poche sezioni scutinate dal termine, i conservatori del partito Fidesz sono il primo partito intorno al 45% - 46% dei consensi che, in base alla nuova legge elettorale, significa contare in parlamento di una maggioranza di due terzi, stimata in 133 o 134 seggi su un totale di 199.
Invece, la coalizione delle forze progressiste, che alla vigilia si presentava come la principale antagonista dell'ex premier Orban, Alleanza Democratica (composta da socialisti, sinistre varie, verdi, liberal, centristi) ha raccolto appena il 25%. Un risultato insoddisfacente secondo le aspettative, a cui comunque dovrebbero andare 39 seggi. Infine va rilevato che l'Ungheria vira a destra, infatti si afferma pure il partito Jobbik (I migliori), ossia la destra radicale euroscettica, nazional-popolare che supera la soglia del 20% dei voti e conquista il rimarchevole risultato di 26 seggi.
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