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(ASI) "Grazie per l’aiuto ma ora non abbiamo più bisogno di voi. Potete anche chiudere bottega". Firmato, l’Ungheria. Destinatario, il Fondo Monetario Internazionale. Il quale, ora, dovrà chiudere gli uffici di Budapest, dopo che nel 2008 aiutò il Paese magiaro a risolvere la situazione difficile dovuta all'insolvenza.
In una lettera indirizzata al numero uno Christine Lagarde, il governatore della banca centrale ungherese György Matolcsy ha affermato che il Paese restituirà in anticipo le ultime tranche del prestito contratto dopo la crisi finanziaria del 2008. "Dal momento che i termini stabiliti dall'accoro stretto tra l'Ungheria e le autorità internazionali sta per garantire aiuti esterni allo Stato dell'Est Europa, siamo arrivati alla conclusione che non è più necessario mantenere un ufficio di rappresentanza dell'FMI", ha scritto Matolcsy.
Il Governo Orban tenta così di riacquisire un altro importante tassello della propria sovranità nazionale.
Redazione Agenzia Stampa Italia

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