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(ASI) Continuano le pressioni verso il governo di Theran: dopo l'assalto all'ambasciata britannica, il Senato degli Usa ha approvato oggi le sanzioni contro la Banca Centrale dell'Iran. Le restrizioni approvate all'unanimità prevedono penalizzazioni verso le istituzioni finanziarie straniere che hanno rapporti con l'Iran; di fatto le sanzioni impediscono alle aziende e alle compagnie commerciali di avere accesso ai mercati statunitensi in caso di relazioni con l'Iran.

"Le azioni dell'Iran sono inaccettabili e costituiscono un pericolo per gli Stati Uniti e il mondo intero". Così Adn Kronos riporta le parole di Harry Reid, il leader della maggioranza al Senato statunitense.
Tempi ancora più duri quindi per gli approvvigionamenti energetici in Italia che, dopo la Libia, vedrà bloccata la strada verso la Repubblica Islamica. L'Italia è infatti il terzo paese che , in termini di esportazioni, attinge più al mercato iraniano.

Le reazioni della Cina. "Mantenere la calma ed evitare azioni impulsive". Questo l'invito che il portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha rivolto all'Occidente dopo l'approvazione, da parte dell'Ue e del Senato americano, circa le nuove sanzioni nei confronti dell'Iran . Secondo il portavoce cinese il clima di tensione generato tra Teheran e Londra, dopo l'attacco all'ambasciata, potrebbe ulteriormente peggiorare dopo le nuove restrizioni.

Quelle Russe. Anche il Ministero degli Esteri russo si è detto preoccupato dopo le decisioni di ieri definendo pericolose ed inaccettabili le limitazioni commerciali imposte contro la Repubblica Islamica. Secondo il portavoce degli Esteri, Alexander Lukashevich, "le sanzioni unilaterali ed extraterritoriali, più la continua minaccia di un’aggressione militare contro l’Iran, sono un qualcosa di inaccettabile e rischiano di bloccare definitivamente i dialoghi tra le parti”.

 

Alessandro Bulletti – Agenzia Stampa Italia

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