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Celac - Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños. Prove di autodeterminazione latinoamericana.

(ASI) La CELAC è il consesso di Stati sud e centroamericani, formalizzato il 23 febbraio 2010 a Playa del Carmen (Messico), durante l’ultima sessione del Gruppo di Rio - un meccanismo di consultazione periodica a cui aderivano una ventina di Paesi latinoamericani.

E’ la prima assemblea inter-governativa della storia del continente americano alla quale non partecipano gli Stati Uniti, e il Canada.

I 33 Stati membri, rappresentano una popolazione di circa 600 milioni di persone su una superficie terrestre di oltre 20 milioni di km quadrati.

Dall’altro lato dell’oceano Atlantico pochi ne conoscono l’esistenza, nonostante il suo peso e  influenza sugli equilibri geopolitici del continente americano; snobbata dai grandi network occidentali anche quando, il 26 gennaio scorso a Santiago del Cile, ha avuto luogo la seconda  assemblea plenaria, occasione inoltre del primo summit con l’Unione Europea. Contestualmente, Raul Castro, attuale Presidente di Cuba, è stato nominato Presidente pro tempore, raccogliendo il testimone da quello cileno, Sebastián Piñera.

Un insieme di fattori destabilizzanti per l’asse occidentale -ancora fondato sul pensiero unico di stampo liberista- capitanato dagli Stati Uniti che, in pochi decenni, hanno visto erodere la loro primazia incontrastata sul mondo.

La CELAC è l’eredità più importante lasciata da Hugo Chavez, anche se quest’ultimo dovesse riprendersi completamente dal grave male che sta combattendo. Il risultato più compiuto di quel sogno “bolivariano” che ha caratterizzato tutta l’azione di politica estera del  Presidente venezuelano.

La nuova Presidenza raccolta da Raul Castro, ha risvegliato per un momento la stanca retorica imperialista che davanti alle seppur lente riforme dell’isola caraibica, brandisce il refrain dei diritti umani come arma arrugginita da puntare contro i duellanti più deboli ma risoluti. Un complesso d’inferiorità davanti a uno Stato che è diventato l’ombra di un’icona ormai sbiadita ma che, evidentemente, ancora spaventa per i significati intrinseci.

Sottovoce, l’Unione Europea ha dato inizio a un nuovo corso, intavolando una collaborazione con un’entità autorevole, dal punto di vista economico e politico ma soprattutto simbolico. Il Presidente della Commissione Europea, Manuel Barroso, davanti alla platea dei rappresentanti degli Stati membri della CELAC, ha dichiarato l’importanza di questa nuova convergenza: .

Fabrizio Torella – Agenzia Stampa Italia

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