(ASI) La Procura Generale della Repubblica ha accolto l'istanza presentata da Elisabetta Cipollone attraverso il suo legale Domenico Musicco, con la quale si richiedeva la riapertura del processo penale per la sola parte riguardante la sospensione della patente al medigliese Angelo Corvini.

Corvini quattro anni fa investì ed uccise il proprio figlio Andrea De Nando mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in pieno centro urbano. Dopo la Sentenza della Corte di Cassazione, infatti, che condannò in via definitiva ad anni 3 e mesi otto di reclusione l'imputato, ci si era subito resi conto che non era stata MAI considerata la sospensione della patente e quindi, in sostanza, essendo la Sentenza stessa passata in giudicato lo scorso mese di Settembre, non vi era, di fatto, alcuna possibilità di poter procedere in questo senso.

Non mi sono mai arresa – commenta la mamma di Andrea De Nando – e questa ulteriore ingiustizia era inaccettabile ed insopportabile.

L'avv. della famiglia dopo essere ricorso anche al Consiglio Superiore della Magistratura ed al Prefetto di Milano ha steso e depositato l'istanza presso la Procura Generale Corte d'Appello di Milano la quale ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Penale di Milano affinché, a mezzo di incidente di esecuzione, venga irrogata al condannato Angelo Corvini la sanzione amministrativa della sospensione della patente. Sanzione accessoria obbligatoria e non applicata in tutto il processo. Verrà presto fissata l'udienza per l'esecuzione.

La prima considerazione che oggi posso fare e' quella di non arrendersi mai anche quando i giochi sembrano fatti e quando tutto pare impossibile - conclude Elisabetta -

Io non l'ho mai fatto neppure quando tutti mi scoraggiavano dall'intraprendere ulteriori iniziative e quando sentivo le forze venir meno.-

La notizia, arrivata nel giorno del compleanno di Andrea De Nando, rappresenta un grande passo per la giustizia per la famiglia De Nando e per le altre famiglie delle Vittime della Strada.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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