In Campania e nel Sud imprese più giovani e più solide. Gianni Lepre: “C’è voglia di rinascita, si riparta da qui”

(ASI) A dispetto di quelli che sono i numeri e i dati che circolano nel nostro Paese su Imprese e sistema produttivo, le rilevazioni dell’Istituto Tagliacarne sul 2023 fanno registrare delle variazioni inaspettate per l’impresa campana. La quota delle imprese giovanili della regione è pari al 10,7%, nettamente superiore alla media italiana dell’8,4%.

“Il Sud nel suo complesso - fa notare l’economista Gianni Lepre, consigliere del ministro Sangiuliano - si distingue per una percentuale del 9,8%, ampiamente soddisfacente, in quanto denota la voglia di intraprendenza, di mettersi in proprio,  con un approccio positivo al fare impresa di tanti giovani meridionali”. Il noto economista che tra l’altro è presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi di Odcec Napoli ha poi continuato: "Un dato altrettanto confortante, per la Campania, è quello sull’incidenza delle società di capitale, pari al 33,9%. Anche in questo caso, la regione fa riscontrare una percentuale superiore a quella media nazionale, che si ferma al 31,2%, ma, per questa voce, la Campania si distingue nettamente dal dato meridionale nella sua totalità, che non va oltre il 28,2%. Come è noto, la presenza di società di capitale è indice di un sistema produttivo più solido e maturo”.

IL prof. Lepre ha poi concluso: “C’è quindi da augurarsi che l’intero Mezzogiorno faccia considerevoli passi in avanti su questa strada, nel prossimo futuro, anche in considerazione della grande voglia di rinascita che parte proprio dal Sud, la vera locomotiva del Sistema Paese.

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