I nuovi dati Istat sulla crisi economica legata alla pandemia globale . Giù la stima preliminare del Pil, cala il tasso degli occupati, povertà e malattia.

(ASI) Siamo difronte ad una vera e propria crisi economica quella scaturita dal Covid19. In 3 mesi di confinamento il tessuto produttivo ha perso in termini di quantità molto del suo potere.

La produttività è calata , l’industria si è fermata. Si contavano a migliaia le vittime soprattutto nei paesi del settentrione. La situazione è drammatica e riecheggia oggi , a pochi mesi di distanza. Nel secondo trimestre del 2020 come riporta Istat , si stima che il Prodotto Interno Lordo (Pil) , espresso in valori “concatenati” con anno di riferimento 2015 corretto per gli effetti di calendario e “destagionalizzato” , sia diminuito del 12,4% rispetto al trimestre precedente e del -17,3% in termini tendenziali.

E’ chiaro come la situazione per le imprese sia ancora drammatica . La variazione congiunturale del Pil come rilascia Istat , : “è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i comparti produttivi , dall’agricoltura, silvicoltura , e pesca , all’industria , al complesso dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia delle componente estera netta.” La variazione acquisita per il 2020 è pari al -14,3%.

Si parla senza dubbio di dati allarmanti quelli rilasciati dall’ Istituto Nazionale di Statistica . L’allarme scatta anche per i “prezzi ed il consumo”. Secondo le stime preliminari dell’Istat , l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) , al lordo dei tabacchi , registra un -0,1% su base mensile  , ed un -0,3% su base annua , (da -0,2% del mese precedente). L’inflazione negativa continua Istat : “ è determinata per lo più dagli andamenti dei prezzi dei Beni energetici, che registrano però una flessione meno marcata (da -12,1% a -9,7%) sia nella componente regolamentata da (-14,1% a -12,0%).” Il rallentamento è quello dei prezzi dei beni alimentari , ed una flessione negativa anche per quanto riguarda i trasporti. Piccoli segnali di ripresa con la riapertura delle attività commerciali , se si escludono quelle che non hanno riaperto , fanno registrare un +12,1% delle vendite a maggio ed un -2,2% su base annua. Sempre Istat riporta il calo degli occupati : -46mila , il tasso di disoccupazione è all’8,8% . L’industria registra un timido +0,5% su mese , -4,5% su anno , la costruzione di edifici cala al -0,1% e -0,2 su anno . La fotografia del paese , a livello economico non è esaltante . In molti lettori si domandano se il paese in crisi possa risollevarsi anche grazie agli aiuti dell’Europa . La manovra finanziaria per gestire l’emergenza è stata efficace ? Dobbiamo considerare l’aumento della povertà . E dei senza fissa dimora , gli “invisibili” che vivono ai margini della società. Non dobbiamo scordare i dati aggiornati sull’avanzata del Coronavirus , che in questi giorni sembra risalire . Rappresentano un potenziale pericolo anche i casi di rientro , provenienti dall’estero , o il continuo flusso di migranti che risultano positivi ai test.  

Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia.

 

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