(ASI) "I dati relativi alle vendite al dettaglio ad Agosto, rilevati dall’Istat, delineano un quadro ancora incerto per l’andamento della nostra economia. Seppure si registrino segnali incoraggianti su altri versanti, l’andamento del commercio segna invece una diminuzione del -0,6% in valore e in volume rispetto al mese precedente.

 

Particolarmente allarmante il calo delle vendite relativo al settore alimentare, pari al -0,9% in valore ed al-1% in volume su Luglio 2019. È opportuno ricordare, in tal senso, che il settore alimentare è tradizionalmente considerato come quello che per ultimo viene intaccato in situazioni di crisi.

Tale andamento rileva ancora la difficoltà delle famiglie che, seppure ottimiste vista la scampata minaccia dell’aumento dell’IVA, ancora attendono misure che possano incidere positivamente sul loro potere di acquisto.

Il taglio del cuneo fiscale, unitamente al bonus per i figli prospettato negli ultimi giorni, sicuramente rappresentano dei segnali positivi in tal senso, che devono essere resi operativi al più presto, destinando le opportune risorse a queste misure.

Al fianco di tali operazioni è necessario, inoltre, avviare un piano capace di dare nuovo slancio al mercato occupazionale con lo stanziamento di investimenti per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, fondamentali per dare un forte segnale improntato alla crescita. Segnale più che mai urgente in questa fase di crisi economica in campo internazionale e di politiche protezionistiche.".

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