(ASI) Crescita economica in generale rallentamento, in questo secondo trimestre del 2016 l'italia ha registrato una battuta d'arresto. Secondo i dati dell'Istat, il Pil rimane invariato rispetto al trimestre precedente, segnando un aumento dell'0,8% in termini tendenziali. Seppur i numeri non rappresentino una frenata, aumenta il sistema produttivo del lavoro, le ore complessive crescono del 0,5% vedendo protagonista l'industria(0,4) e i servizi(+0,6).

Dinamica positiva anche nelle offerte di lavoro, con una crescita sostenuta (+0,8%) con +0,3% per i dipendenti a tempo indeterminato, +3,2% a termine e +1,2% gli indipendenti. Il mezzogiorno è tra le zone in maggior aumento assunzioni con +1,4% in confronto al centro(0,8%) e il Nord(0,6%). La crescita complessiva degli occupati è di 439 mila su base annua con un l'espansione dell'assunzione giovanile(15-34 anni) in crescita di +223 mila su base annua e si affianca all'incremento degli over 50 dove la crescita è accentuata per i dipendenti sia a tempo indeterminato (308 mila) sia a termine (+72 mila) ma vede interessare anche il lavoro autonomo. Concentrata al nord del paese un sensibile aumento anche l'assunzione femminile con +180 mila. Di conseguenza a ciò è ovvia un calo della disoccupazione che diminuisce in lieve misura (-0,1 punti) rispetto al trimestre precedente e di 0,6 punti rispetto al trimestre del 2015 con un calo di 109 mila disoccupati. Tra i principali occupati ci sono i giovani diplomati, uomini tra i 25 e 34 anni residenti soprattutto al nord. Nel lato delle imprese si confermano i dati di crescita con maggior domanda di lavoro con il ridursi della cassa di integrazione. Il tasso dei posti vacanti diminuisce di 0,1 punti percentuali con una diminuzione del costo del lavoro che affievolisce gli oneri sociali(-0,1%) grazie alla riduzione contributiva associata alle nuove assunzioni a tempo indeterminato.

Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia

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