(ASI) Seppure in lieve calo, il tasso di disoccupazione al 41,2% rimane un dato allarmante e insostenibile. Si presti bene attenzione, quindi, prima di inneggiare all'ottimismo e parlare di ripresa.

Non dimentichiamo che la forte carenza di lavoro incide in maniera pesantissima sulle condizioni di vita delle famiglie e sull'intero sistema economico, aggravando di giorno in giorno i principali indicatori: dal tasso di mortalità delle imprese alla contrazione del potere di acquisto delle famiglie (-13,4% dal 2008) e dei consumi (-10,7% solo nel triennio 2012-2013-2014).

Secondo uno studio dell'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge che una famiglia in cui un componente sia rimasto disoccupato nell'ultimo anno,  nel 2014, ha speso il -14,8%, rispetto alla spesa media annua delle famiglie, pari a 4.181 Euro in meno.

 Nel dettaglio, ecco le differenze relative ad alcune voci di spesa delle famiglie colpite da disoccupazione rispetto alla spesa media:

 

Alimentari                                        -342,36 €

Abbigliamento - calzature                 -587,29 €

Arredamento - elettrodomestici         -557,20 €

Salute                                              -171,21 €

Auto, moto e carburanti                 -1.322,50 €

Cura della persona                           -337,26 €

 "È necessario che il Governo intervenga al più presto per porre fine a questa situazione. La svolta potrà essere segnata dall'avvio immediato ed urgente di un Piano Straordinario per il Lavoro che punti sulla ripresa degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca, sulla creazione e la modernizzazione delle infrastrutture, sulla definizione di un programma di rilancio del turismo." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

È questa la via maestra per risollevare non solo i redditi di chi ha perso o non trova un posto di lavoro, ma anche per alleggerire il carico che pesa sulle spalle di genitori e nonni che si fanno carico del mantenimento di figli e nipoti disoccupati. Attualmente, infatti, sono le famiglie il reale sistema di welfare del Paese.


Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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