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Il soprano Daniela Dessì affronta per la prima volta il ruolo di Santuzza in "Cavalleria rusticana" di Mascagni con la regia di Enrico Castiglione
(ASI )Daniela Dessì, stella internazionale della lirica, affronta per la prima volta il ruolo di Santuzza in "Cavalleria rusticana", nel nuovo allestimento allestito al Teatro Antico dal regista e scenografo Enrico Castiglione. Un debutto, quello della Dessì, a lungo meditato, e il suo Turiddu sarà il marito Fabio Armiliato, tenore tra i maggiori della scena mondiale e sensibile interprete del capolavoro mascagnano. Due grandi cantanti aggiungono così un altro titolo comune alle tante opere che da anni li vedono tra i protagonisti del panorama musicale.

L’evento si inserisce nell’ambito della stagione lirica taorminese diretta dallo stesso Castiglione, che ha firmato i tre nuovi allestimenti in cartellone: "Rigoletto", andato in scena in luglio, e adesso "Cavalleria rusticana" (8 e 12 agosto), cui seguirà "Pagliacci" (10 e 14 agosto). Dopo il grande successo di "Rigoletto", la stagione lirica prosegue dunque con altri due popolari titoli operistici: nuovi allestimenti che Enrico Castiglione realizzerà sempre insieme alla costumista Sonia Cammarata.

Nell’anno in cui si celebra il centocinquantenario della nascita di Pietro Mascagni, Il cast annovera ancora nomi di spicco come il baritono Valdis Jansons (Alfio) e i mezzosoprani Giuseppina Piunti (Lola) e Maria José Trullu (Mamma Lucia). L’opera viene programmata in abbinamento con "Carmina Burana" di Carl Orff. L'Orchestra Sinfonica del Taormina Festival è diretta dalla prestigiosa bacchetta del brasiliano Luiz Fernando Malheiro, il Coro Lirico Siciliano è istruito da Francesco Costa.

Per l’atto unico di "Cavalleria rusticana", Enrico Castiglione ha concepito un’enorme croce schiacciata che domina l’intera base della superficie scenica. Un simbolo, la Croce, che racchiude in sé tutto il clima tragico della Passione, sentimentale ma anche sacro-religiosa, che avvolge l’incalzante vicenda. L’azione, com’è noto, è infatti collocata nel giorno di Pasqua già nella celeberrima fonte letteraria verghiana, calata nell’assolato paesaggio dell’entroterra isolano. E i costumi di Sonia Cammarata si ispirano ai giochi cromatici delle ceramiche siciliane del Cinquecento.

L’obiettivo di Enrico Castiglione di trasformare il Teatro Antico di Taormina nell’Arena del Sud ha preso dunque ulteriormente corpo e consistenza, grazie ad un cartellone di lirica e balletto che copre l’intera stagione estiva, da fine giugno a settembre inoltrato, con produzioni di livello internazionale, destinate a veicolare nel mondo l’immagine di Taormina. E ciò attraverso eventi mediatici di grande respiro, in grado di raggiungere una platea planetaria. Emblematica in questo senso la destinazione della nuova produzione di "Rigoletto", che ha aperto a Taormina la stagione lirica 2013, con un evento "live" di vastissime proporzioni.

Sulla scia di quanto è avvenuto per "Nabucco" nel 2011 e "Norma" nel 2012, quest’estate l’allestimento è stato visto non solo dagli spettatori che gremivano gli spalti del Teatro Antico, ma contemporaneamente in diretta, via satellite, in centinaia di sale cinematografiche sparse in tutto il mondo, per approdare pochi giorni dopo su Rai 5 raggiungendo eccellenti dati auditel, con punte di 400.000 spettatori. E il viaggio di "Rigoletto" continuerà nei prossimi mesi su Raiuno e sulle principale piattaforme ed emittenti mondiali.

La stessa via è stata tracciata per le imminenti produzioni di "Cavalleria" e "Pagliacci": un cast di stelle, allestimenti spettacolari ed emozionanti, che saranno registrati e teletrasmessi in tutto il mondo, con la regia televisiva dello stesso Castiglione. In Italia e in Europa, come in America e in Estremo Oriente, da Taormina viaggeranno - all’insegna dell’alta definizione - due opere amatissime non solo dagli appassionati. Due appuntamenti da non perdere in uno dei siti più belli del mondo, vivificato dal soffio della grande musica.

 

 

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