L’UGL Scuola presenta il forum: Volto di donna, una via per la pace

Martedì 8 marzo dalle ore 18.30 in diretta Facebook sulla pagina della  Federazione Nazionale UGL Scuola

Volto di donna una via per la Pace(ASI) La giornata Internazionale della donna non può più limitarsi ad un semplice appuntamento celebrativo o a qualche mimosa e sorrisi di circostanza. L’otto marzo, soprattutto in questo drammatico frangente della storia umana, deve essere l’occasione per lanciare il messaggio che un’altra via per la pace e la cooperazione esiste ed è possibile perseguirla; una strada rappresentata da tutte le donne che con la loro stessa esistenza, con il loro essere complesso offrono quotidianamente un esempio di costanza, intelligenza e realismo.

Vogliamo che sia questo il senso del Forum “Volto di donna, una via per la pace” che abbiamo organizzato per l’otto marzo. Adesso è il momento di dare segnali forti -prosegue il Segretario Nazionale UGL Scuola e Segretario Regionale della Calabria, Ornella Cuzzupi ispiratrice e realizzatrice del Forum–e quale migliore cassa di risonanza del mondo della scuola e del lavoro per far si che il cambiamento possa essere tangibile e vero?

Al Forum, trasmesso in diretta Facebook sulla pagina della Federazione Nazionale UGL Scuola, parteciperanno importanti personalità che racchiudono nel proprio vissuto e nell’impegno nel sociale quel valore di cambiamento e di realismo a cui si ispira la politica dello stesso Segretario Cuzzupi.

Ai relatori – prosegue Ornella Cuzzupi – va il mio grande ringraziamento per aver aderito con un entusiasmo tale che mi ha reso ancora più convinta della direzione intrapresa. Patrizia Conte del Ninno (Presidente NG Ciscos presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite); Pina Foti (Presidente di Italian in Italy e Studio Italia); Paola Frassinetti (on. Vicepresidente Commissione Cultura dell Camera dei Deputati); Pauline MuanjiKashale (Presidente Associazione RéseauFordarc); sono tutte figure di primissimo piano che alle logiche teoriche hanno preferito e preferiscono quelle della vita vera e dell’impegno. A loro occorre guardare e ascoltare per meglio comprendere quale possa essere la via femminile per migliorare la prospettiva futura, una strada che deve lasciare alle spalle la violenza e l’arroganza e guardare, con gli occhi di donna, l’orizzonte”.

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