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(ASI) Dopo i successi delle tappe di Priverno e Sabaudia anche quest’anno torna “La via del Palio” e anima il centro storico di Fondi. Con una meravigliosa novità: il cosiddetto “Drappo dell’Assunta”, già fatto sfilare nelle precedenti tappe regionali della manifestazione itinerante. È stato realizzato in anteprima assoluta dal pittore nativo di Fondi Umberto Argentino e rappresenta, appunto, la Vergine contornata dai luoghi della piana e dai simboli delle contrade che il 10 e 11 Agosto si sfideranno presso l’anfiteatro Comunale di piazza De Gasperi. I vincitori assoluti della kermesse si aggiudicheranno il drappo, simbolo di una intera comunità.

 

Prima della gara vera e propria, però, un’altra data è da segnare sul calendario: il 3 Agosto, infatti, all’interno del suggestivo giardino di Villa Cantarano, a partire dalle 20.30 si terrà la serata di presentazione al pubblico e alla stampa dell’intera manifestazione, alla presenza di tutti gli organizzatori provenienti anche dalle realtà di Priverno e Sabaudia e all’interno di una più ampia serata dedicata alla beneficenza. I soldi raccolti dai contributi alla cena saranno utilizzati per la costruzione di un monumento ai martiri delle Foibe.

In più si inscenerà una vera e propria asta con, oltre ad altri dipinti dello stesso Argentino, manifatture provenienti da diverse realtà provinciali, tra cui “L’Allegra Brigata”, e oggetti da Priverno e Sabaudia, creando così una sorta di gemellaggio proficuo e lungimirante per le tre città del Palio.

«Molte cose sono cambiate rispetto allo scorso anno – ammettono le organizzatrici dell’evento, Patrizia Cuccaro e Patrizia Massa – ma abbiamo voluto conservare innanzitutto lo spirito che riunisce le contrade in una sola grande festa. La tappa a Fondi di quest’anno ha un altro obiettivo ambizioso: arricchire la nostra città di nuovi monumenti e momenti di crescita socio-culturale. Rimane, ovviamente, la gara, tra sbandieratori di Lariano, parate in costume e fanfara di bersaglieri: ci si sfiderà nella corsa coi sacchi, nel tiro alla fune, coi giochi d’acqua, persino nel famoso gioco della mela, tutti ispirati alle antiche tradizioni contadine».

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