×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Il Principe, un classico senza tempo
(ASI) Rinascimento. Tempo per l’uomo di tornare al centro del mondo. L’America era stata appena scoperta e il principato appena restaurato a Firenze, quando Machiavelli scrisse questa breve opera con l’intento di rientrare nelle grazie della famiglia De’ Medici.
Un’opera inizialmente odiata e letta segretamente, successivamente elogiata come manuale sui meccanismi nascosti del potere. In ogni caso, un’opera che ha avuto una enorme influenza sulla cultura occidentale, in grado di portare una rivoluzione all’interno della politica: la distinzione fra la sfera della politica e la sfera della morale.

Il principe non sarà più un esempio di virtù, ma l’uomo da temere, il dissimulatore che deve saper usare la forza e l’astuzia in egual misura, l’uomo che pur di preservare il potere è in grado di tradire i propri alleati. Una figura di politico a cui siamo abituati da molti anni. Machiavelli ha anticipato le tendenze della storia e della politica con molti secoli di anticipo, dalla geopolitica realista di Kissinger fino alle manovre parlamentari degli ultimi anni, dagli eserciti nazionali nati con la leva obbligatoria fino alla scelta dei ministri di un governo. Sostenitore del libero arbitrio come strumento per governare, con l’unico limite rappresentato dalla Fortuna. Machiavelli può essere considerato l’apostolo della ragione di Stato, il primo di una lunga serie di uomini che davano precedenza allo Stato rispetto all’individuo, senza dimenticarci ovviamente che per un uomo del Rinascimento lo Stato coincideva con il Principe. L’eredità di Machiavelli dunque è enorme e si può notare in ogni secolo, in ogni nazione, in ogni capo di governo.

Guglielmo Cassiani Ingoni –  Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere