(ASI) Trieste – Umberto Saba riserva ancora delle sorprese. Sono stati rinvenuti dei fogli del tutto particolari. Sono pochi, hanno una rilegatura sottile, composta da uno spago.
Accompagnati da delle copertine, disegnate a mano dal poeta, questi “frammenti” sono stati ritrovati fra i libri dell’avvocato di Trieste, Cesare Pagnini. La scoperta è stata opera del libraio antiquario, nonché studioso e ricercatore (di biblioteche) Simone Volpato.
In tutto i libretti rinvenuti sono dieci, e compongono una delle prime versioni dell’opera più famosa di Saba, il Canzoniere, poi rivista nel 1921. Questa sarebbe la versione originale delle opere, con commenti, descrizioni e annotazioni del poeta, e, oltretutto, vi sarebbe un inedito, di nome “Meriggi Carsici”. I libretti sono dedicati ad amici e bibliofili, tra i quali spiccano: Italo Svevo, Giuseppe Ungaretti, Bruno Pincherle (pediatra, storico della medicina e letterato di origine ebraica). In occasione dei 130 anni della nascita di Saba, il materiale verrà esposto in una mostra dal nome “Dieci piccoli Saba”. Sarà possibile visitarla presso la Casa dei Libri di Andrea Kerbaker di Milano, dal 14 al 22 novembre 2013.
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