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I campioni del mondo ‘masters’ di nuoto hanno la loro base in Umbria
Premiati in Regione gli atleti del Centro Nuoto di Bastia Umbra
(ASI) PERUGIA – Mentre nelle acque di Londra Federica Pellegrini e compagni si preparano per le gare a cinque cerchi, anche in Umbria la fiamma dello sport arde intensamente: è per il metallo delle medaglie conquistate dagli atleti del Centro Nuoto di Bastia Umbra nei recentissimi campionati mondiali di nuoto, categoria ‘masters’, svoltisi a Riccione.
I nuotatori delle diverse categorie, capitanati Presidente del Centro Nuoto Fausto Lucchetti e dall’allenatore Luca Maiorfi, sono stati ricevuti a Palazzo Donini dall’Assessore Regionale allo Sport Fabrizio Bracco, dal quale sono stati premiati con un riconoscimento ufficiale da parte della Regione Umbria.
“L’attività svolta dal Centro Nuoto Bastia nel settore dei ‘masters’, dove accanto alla preparazione di atleti che hanno conseguito nelle competizioni risultati tecnici di assoluto valore – ha detto l’Assessore-, si accompagna la promozione di una pratica sportiva per tutti e per tutte le età, è in piena sintonia con le politiche sportive della Regione, che vedono nello sport uno strumento di educazione e di salute, oltre che una espressione di ‘cittadinanza attiva’ e di democrazia”. Il riconoscimento della Regione Umbria è andato a Rico Rolli (campione mondiale nei 50 rana, staffetta 4x50 stile libero maschile, staffetta 4x50 misti maschile e staffetta mista 4x50 misti, vicecampione mondiale 100 rana, bronzo nei 50 delfino); Gian Luca Giglietti (vicecampione mondiale 50 sl, campione mondiale staffetta 4x50 sl maschile e 4x50 misti maschile); Claudio Berrini (campione mondiale staffetta 4x50 sl maschile e mista 4x50 misti); Fabio Servadio (campione mondiale staffetta 4x50 sl maschile; Lorenzo Merli (campione mondiale staffetta 4x50 misti maschile); Giuseppe Bilotta (vicecampione mondiale 3 km. in acque libere); Albena Popova (vicecampione mondiale 50 sl e campione mondiale staffetta mista 4x50 misti); Lucia Mezzopera (campione mondiale staffetta mista 4x50 misti); Fabio Cacciamani (ottavo negli 800 sl.); Bernardo Sala (nono negli 800 stile libero); Stefano Venanzi (decimo nei cinquanta delfino) e Marco Pirone (decimo nei cinquanta dorso).
“I successi del Centro Nuoto – ha detto l’allenatore Luca Maiorfi -, non sono una novità, sintomo quindi che dietro ogni competizione c’è un grande lavoro di preparazione. Vorrei sottolineare il valore delle vittorie nella staffetta, significative della compattezza della squadra oltre di singoli atleti di assoluto valore. È un gruppo straordinario, - continua Maiorfi ispirato dalla filosofia di base che si può fare sport di livello a tutte le età, migliorando la qualità della vita, della salute e dell’attitudine mentale”.
I campioni del Centro Nuoto sono portatori di un messaggio positivo, sono la dimostrazione che i successi individuali e di squadra rischiano di essere delle chimere se non sono supportate da un movimento sportivo solido e da una cultura dello sport che vada oltre i presunti limiti di età e di condizione fisica.
Esempio di questo bel modo di vivere la vita e lo sport è Giuseppe Bilotta, 76enne e vicecampione mondiale della 3 kilometri in acque libere. Bilotta ha conquistato diciotto titoli nazionali nella sua carriera da nuotatore ‘masters’: “Ho iniziato nel 2004 spinto in piscina dal medico, da lì la passione è cresciuta e ho trovato nel Centro Nuoto un punto di riferimento”. L’argento di Riccione è il punto più alto dall’esordio, l’obiettivo futuro è: “Confermarmi anche nei campionati italiani che si terranno domenica prossima in Abruzzo a Scanno, dove sarò impegnato nella 2500 metri, sempre in acque libere”. Questo “ragazzino” - come l’ha definito l’allenatore, nei periodi più intensi di preparazione percorre in acqua anche venticinque kilometri alla settimana, allenandosi anche sei giorni a settimana.
Mentre il mondo intero tiene gli occhi puntanti su Londra, i nuotatori ‘masters’ “made in Umbria” continueranno ad allenarsi per i prossimi impegni agonistici perché è noto come l’appetito – anche per le vittorie -, vien mangiando.

Chiara Scardazza –Agenzia Stampa Italia

 

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