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(ASI) Il caso di Enrico "Chico" Forti, cittadino italiano incarcerato negli Usa, è approdato finalmente sul grande palcoscenico mediatico italiano. Si è parlato di lui durante la trasmissione Quarto Grado, andata in onda venerdì in prima serata su Rete4.

Il conduttore Salvo Sottile ha ospitato negli studi lo zio Gianni Forti e l'amico che ha assistito al processo nel quale fu emessa la sentenza, entrambi si battono da anni per proclamare l'innocenza di Chico e l'inaffidabilità del castello accusatorio.

La trasmissione televisiva ha anche sottolineato un aspetto della vicenda piuttosto curioso: quando a Miami fu ucciso Gianni Versace, Chico Forti, produttore cinematografico, mise in dubbio la dinamica ricostruita dalla polizia americana, con un cortometraggio dal titolo “Il sorriso della Medusa“, nel quale esprimeva seri dubbi sul suicidio di Andrew Cunanan (ufficialmente dichiarato unico colpevole dell'assassinio Versace), implicando dietro la morte dello stilista italiano interessi occulti della Miami che conta. Dopo soli tre mesi fu accusato di omicidio e da allora è stato condannato all’ergastolo. Sono già dodici anni che Forti è recluso nelle carceri statunitensi.

La speranza del nutrito popolo della Rete che sostiene la causa di Chico Forti è che, alla luce dei tanti dubbi sollevati in merito al processo, venga riconosciuto un diritto all'appello. La cassa di risonanza che una trasmissione televisiva di Mediaset concede alla vicenda, può costituire uno sprone affinché le Istituzioni italiane esercitino pressione verso gli Stati Uniti.

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