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Ferrovieri ancora in lotta

Ferrovieri ancora in lotta perché sia riconosciuta l’atipicità e la gravosità del loro lavoro

Comunicato stampa ORSA

 

E’ UNA BATTAGLIA DURA, MA VA COMBATTUTA !

Ad oltre 3 anni dalla scadenza del precedente CCNL nubi sempre più minacciose si addensano sul futuro occupazionale e lavorativo della Categoria.

• La mannaia previdenziale del Governo che ha portato a 67 anni i limiti pensionistici;

• la negazione del Contratto Nazionale di riferimento per il quale lottiamo da più di 4 anni;

• la mancanza di Clausole Sociali proprio mentre le Regioni accelerano le gare sul trasporto regionale

• il tentativo per via legislativa di privare Trenitalia del materiale rotabile da destinare alle Imprese private che eventualmente si aggiudicheranno il servizio

sono gli inequivocabili segnali di una progressiva marginalizzazione dell’Impresa monopolista a favore delle lobbie private alle quali, oltre ai treni, si sta regalando una deregulation contrattuale che sta già portando i suoi frutti con un peggioramento delle condizioni e una diminuzione degli occupati che farà da anticamera a futuri provvedimenti di espulsione della forza lavoro.

L’OrSA non può rimanere inerme dinnanzi a questa deriva

delle regole, dei diritti e delle tutele della Categoria!

I principi per i quali, sin dal 2008, abbiamo chiamato i Ferrovieri alla lotta non possono essere derubricati alla voce “i tempi sono cambiati” o “è il mercato che detta le sue regole”!

Noi ribadiamo con forza che:

- Il Contratto Nazionale deve continuare ad essere la fonte regolatoria del lavoro di tutti i Ferrovieri, del Gruppo FS come delle altre Imprese;

- Le gare per il trasporto regionale devono sottostare a regole chiare ed univoche, non solo per gli aspetti quantitativi e qualitativi dell’offerta, ma anche per le garanzie occupazionali e salariali delle maestranze;

- Il lavoro di Macchinisti, Capi Treno, Manovratori, Marittimi FS non può essere equiparato a quello di categorie il cui lavoro è scandito dalla regolarità dei turni e da ambienti adeguati. Chi può seriamente pensare che su un treno, su una nave, su un piazzale possano operare lavoratori con 67 anni di età? Questo sconcio previdenziale va sanato nelle aule parlamentari quanto prima, riconoscendo la particolarità e la gravosità del nostro operato come per altro fatto nei confronti di altre tipologie di lavoratori. Una dimenticanza o un deliberato attacco a chi lavora sui binari?

- Un rinnovo contrattuale atteso da anni e che già sconta il mancato adeguamento dei salari all’inflazione non può essere liquidato con “quattro €”. Nemmeno si può pensare

che l’aumento di produttività sia dovuto ed a costo zero, magari ripetendo la trita e ritrita frase del “Voi guadagnate troppo e lavorate poco” di morettiana memoria.

- Nel nuovo CCNL e nei contratti aziendali del Gruppo FS e di Trenord devono trovare posto le questioni legate alle tutele (inidoneità, welfare), ai limiti prestazionali in funzione della gravosità dei turni, alla rivalutazione delle competenze in relazione agli aumenti di produttività.

- Il ruolo della contrattazione e delle RSU non può essere relegato a certificare le iniziative unilaterali delle Aziende. Le materie di confronto e di informazione devono essere confermate sia in ambito nazionale che per le trattative territoriali.

Ferrovieri,

TUTTO QUESTO AD OGGI ANCORA MANCA O CI VIENE NEGATO !

NON POSSIAMO ATTENDERE CHE IL GOVERNO CONFERMI LE PENALIZZAZIONI COMMINATE ALLA CATEGORIA, CHE LE GARE REGIONALI CREINO DISOCCUPAZIONE, CHE IL NUOVO CONTRATTO DISTRUGGA DIRITTI E TUTELE.

E’ UNA BATTAGLIA DURA, E’ UN COSTO PER NOI E PER LE NOSTRE FAMIGLIE MA COMBATTIAMOLA OGGI PER NON USCIRE SCONFITTI DOMANI !

▪Personale tutto della Divisione Cargo di Trenitalia

dalle 21 del 19 aprile alla stessa ora del 20 aprile 2012

▪ Personale degli Impianti fissi del Gruppo FS e di Trenord

non addetto Circolazione Treni

Intera giornata del 20 aprile 2012

▪ Personale Gruppo FS e Trenord addetto circolazione treni

dalle 21 del 21 aprile alla stessa ora del 22 aprile 2012

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