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(ASI) Continua a salire il prezzo dei carburanti: nel fine settimana, la media ponderata circa le tariffe nazionale ha registrato un nuovo primato con la benzina a 1,811 euro/litro (+0,2 centesimi) ed il gasolio a 1,754 (+0,2 centesimi).

In alcune aeree del centro si sono osservate punte di 1,92 euro/litro per la verde mentre al sud di 1,79 euro/litro per il diesel.

Dura la polemica del Codacons secondo il quale "non si uscirà mai dalla crisi fino a che il Governo non capirà che non è possibile che gli italiani abbiano gli stipendi più bassi d'Europa ma al tempo stesso paghino la benzina, la luce, il gas, il conto corrente, i mutui, l'rc auto e le tariffe telefoniche più care d'Europa. Se il Governo- continua l'Associazione per la tutela dei consumatori- mantiene per 3 anni il blocco degli stipendi pubblici e blocca le pensioni lorde sopra 1400 euro, come se fossero milionarie, e al tempo stesso dà fuoco alle polveri dell'inflazione, alzando accise ed Iva, fa l'opposto di quello che andrebbe fatto per uscire dalla crisi: ridare capacità di spesa alle famiglie italiane ridotte sul lastrico. Ecco perché dovrebbe avere almeno il pudore di liberalizzare questi settori chiave, dalla telefonia, per la quale paghiamo ancora il canone Telecom e le penali per chiudere il contratto telefonico, ai carburanti".

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