La Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) augura a tutti i musulmani italiani e nel mondo buona festa dell'Eid Al Adha auspicando che sia che sia come sempre una festa di dialogo ,di serenità e di pace

Foad Aodi (Co-mai); Ringraziamo Papa Francesco per i suoi instancabili messaggi di pace e sostegno a chi soffre e in difficoltà ,la nostra preghiera e' dedicata anche a lui e per la sua salute

(ASI)  La festa dell'Eid Al Adha

Il significato del termine “Adha” indica sacrificare ed è riconducibile alle prove che sarebbero state superate dal profeta Abramo e dalla sua famiglia che, secondo i musulmani, era costituita da Hagar e dal loro figlio primogenito Ismaele. Per calcolare il giorno esatto di questa festa occorre far riferimento, come previsto dalla religione islamica, al decimo giorno di Zul-Hijjah, dodicesimo e ultimo mese lunare. Quest’anno l’Eid Al Adha sarà celebrato in tutto il mondo il prossimo 28 giugno. “Eid Al Adha”, ovvero il giorno della grande festa coincide, secondo gli islamici, con quello della fine del pellegrinaggio alla Mecca in Arabia Saudita: un’esperienza interamente dedicata ad Allah, della durata di 12 giorni, che almeno una volta nella vita tutti i musulmani (esclusi coloro che non sono in buone condizioni fisiche e gli indigenti) hanno l’obbligo di vivere, come recita il Corano. Per comprendere l’intenso significato religioso di questa festa occorre descrivere quanto narrano i testi sacri.

"Ci auspichiamo che la festa dell'Eid Al Adha sia come sempre una festa di dialogo ,di serenità e di pace ,ringraziamo Papa Francesco per i suoi instancabili messaggi di pace e sostegno a chi soffre e in difficoltà ,la nostra preghiera e' dedicata anche a lui e per la sua salute. Inoltre la nostra preghiera è dedicata a tutti i migranti morti nel mediterraneo che negli ultimi anni sono aumentati di più considerando che solo il 10% di chi parte riesce ad arrivare salvo in Europa ,vanno salvati ,tutelati con fatti e non solo promesse e proposte non mantenute .La nostra preghiera va anche a tutti i civili e professionisti della sanità morti nei conflitti dimenticati e dalla pandemia augurandosi che la diplomazia internazionale affronti tutte i conflitti in modo equo e trovare soluzioni e non solo per alcuni .Ribadiamo no alle guerre sì alla pace nel mondo ed in tutti i nostri paesi e non si può parlare contemporaneamente di pace e mandare armi ,il messaggio non è credibile così dichiara Prof.Foad Aodi ,presidente co-mai e del movimento uniti per unire nonché membro consulta salute globale Fnomceo

 

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