L’Avv. Trisciuoglio assume la difesa degli eredi di Antonio Cappussi

trisiuolo1(ASI) 'A difesa di una Italia che resiste gli eredi di Antonio Cappussi l’uomo che realizzò con le sue imprese ottanta chilometri di strade in Molise, senza mai essere pagato, cercano giustizia. Ho accettato l’incarico dalla famiglia Cappussi per valutare le ipotesi di reato e denunciarle nell’ambito della vicenda che vide coinvolto il padre Antonio per oltre vent’anni contro la Regione Molise mai pagato per la realizzazione di ottanta chilometri di strade.

Antonio Cappussi, spentosi all’età di 99 anni nel dicembre dello scorso anno, ha cercato di resistere il più possibile in questo mondo con la speranza di veder realizzata “giustizia” e vedere riconosciuti dalla Regione Molise il pagamento per la realizzazione di grandi opere commissionategli dalle Amministrazione Regionale, per le quali la sua impresa aveva investito ingenti somme di danaro e finanziamenti ricevuti con rilascio di garanzie ipotecarie. Nel 2014 l’imprenditore si incatenò nei pressi dell’ingresso di Palazzo D’Aimmo al fine di ricevere risposte dagli amministratori, scatenando un ignobile scaricabarile di responsabilità. Nel 2018 una sentenza del Tribunale civile gli ha dato ragione (sic!) di fatto umiliando i suoi diritti e riconoscendogli circa due milioni e mezzo di euro a fronte di una transazione sottoscritta per otto milioni di euro, ma i soldi saranno fagocitati dal fallimento delle imprese famigliari. Nelle more di una battaglia lunga oltre vent’anni, infatti, le imprese della famiglia Cappussi sono fallite o sono state costrette alla chiusura, gli eredi spogliati dei loro beni tutti staggiti nelle procedure fallimentari a causa ed in conseguenza del mancato pagamento di quelle opere. Un’altra storia tristissima di mala politica e mala giustizia di questa Italia."  Così in una nota l'Avvocato Nicola Trisciuoglio.

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