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(ASI) Oggi, a Roma, Cgil e Uil sono tornate in piazza: in due manifestazioni separate i sindacati hanno deciso nuovamente di attivarsi e di valutare un nuovo sciopero generale per protestare contro i licenziamenti facili annunciati nella lettera dell'Italia all'Ue.

 

"Senza l'occupazione questo Paese non potrà ripartire". Così il segretario generale della Cgil, Sussanna Camusso, ha affermato dal palco in piazza del Popolo aggiungendo: "L'unico licenziamento ammissibile per risollevare le sorti dell'Italia è quello del governo. Noi della Cgil il 3 dicembre saremo in piazza a Roma per la manifestazione nazionale sul lavoro".

Anche in Piazza S. Apostoli il leader della Uil, Luigi Angeletti, ha polemizzato davanti a migliaia di lavoratori circa i nuovi impegni del governo con l'Unione europea, dichiarando: "Le richieste della Bce sono infondate e ci opporremo in tutti i modi alle nuove normative sulle pensioni e quelle relative ai licenziamenti. Non c'è nessun bisogno di cambiarle e se saremo costretti scenderemo di nuovo in piazza per lo sciopero generale".

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