(ASI) Lanciano – Nella patria della più grande scuola di cuochi del mondo, quella di Villa Santa Maria, due chef di grande talento, di stampo abruzzese. Si tratta di Adriano D’Ovidio de “La Furnacelle” di Lanciano e di Flavio Bucco, titolare del ristorante Bucco di Fossacesia, in Provincia di Chieti, che da tempo portano in alto il

nome dell'Italia e dell'Abruzzo in ambito culinario. Adriano D’Ovidio è specializzato nella cucina di carne, mentre Flavio Bucco in quella di pesce.

Lo scorso anno i due chef hanno regalato una grande soddisfazione all'Abruzzo intero, prendendo parte, in qualità di chef, a una cena di gala organizzata dalla rete di imprese “In Tou r- Unione Turismo Abruzzo” di Lanciano, in collaborazione con l’Associazione cuochi di Villa Santa Maria.

L’evento era stato organizzato nell’ambito di “Sanremo doc”, a cui presenziarono, tra gli altri, Anna Tatangelo, Anna Falchi, Nek, Grignani, Fegiz e Vincenzo Mollica.

Gli chef abruzzesi, per l’occasione, prepararono un menù tipico della tradizione abruzzese fatto di gustose pietanze tra cui un tagliere di salumi tradizionali, pallotte cace e ove, la ventricina, il brodo di Natale, i paccheri con salsicce e arance della Costa dei Trabocchi, l’agnello porchettato, pizze e foje, arrosticini e dolci, taralli, mostaccioli e tanto altro per una cena che si rivelò senza alcun dubbio coi fiocchi.

I due cuochi hanno, inoltre, il merito di portare la cucina italiana e abruzzese anche all’estero, nello specifico a Dubai, nel Sultanato dello Oman e in altre zone d’Europa.

Loro, soprattutto nei viaggi all'estero, ci tengono a spiegare la distinzione fra “cucinare italiano” e il “cucinare all'italiana”, due cose ben diverse.

Infatti, per “cucinare italiano”, bisogna utilizzare prodotti nostrani ( i cosiddetti prodotti a km 0), mentre se si “cucina all'italiana”, cioè solo utilizzando le nostre ricette, ma con prodotti globalizzati, provenienti da ogni parte del mondo, nonostante gli ingredienti siano gli stessi, il risultato non è lo stesso, poiché i sapori cambiano.

Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia

 

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