(ASI) Roma - La Petroceltic Italia Srl, rinuncia ufficialmente alla ricerca petrolifera off shore a circa 12 miglia dalle Isole Tremiti nel Mare Adriatico. L'area interessata dalle ricerche aveva un'estensione di circa 373,70 chilometri quadrati ed era stata concessa alla multinazionale per quattro anni per un importo di 1.929,29 euro l’anno (5,16 euro per chilometro

quadrato). La Petroceltic ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) un’istanza di rinuncia in merito al permesso di ricerca nel Mare Adriatico a largo delle Isole Tremiti. In un comunicato la Società dichiara «Essendo trascorsi 9 anni dalla presentazione dell’istanza, periodo durante il quale si è registrato un significativo cambiamento delle condizioni del mercato mondiale, Petroceltic Italia ha visto venir meno l’interesse minerario al predetto permesso. In aggiunta saranno ottimizzati i programmi e le tempistiche dei lavori previsti per gli altri titoli minerari, nei confronti dei quali Petroceltic Italia mantiene inalterato il proprio interesse minerario e il proprio impegno ad operare nel pieno rispetto delle norme comunitarie e dello Stato italiano vigenti e dei più elevati standard del settore, nella massima trasparenza e in collaborazione con le comunità locali». 

Dal comunicato stampa della Società petrolifera si evince che il cambiamento delle condizioni del mercato mondiale rende il progetto economicamente non più conveniente; se le ricerche avessero dato un riscontro positivo, la società avrebbe dovuto comunque chiedere un permesso definitivo di trivellazione nell’area interessata.

Grande vittoria per le forze che si sono da sempre opposte alle trivellazioni nel Mare Adriatico:

Il Comune delle Isole Tremiti, la Provincia di Foggia, le associazioni ambientaliste tra cui la rete di associazioni NOTRIV sempre attiva nel territorio, l’Ente Parco Nazionale del Gargano, Federparchi e la Regione Puglia attraverso il Presidente Michele Emiliano, il quale afferma «vengono premiati il nostro modo ragionevole, intelligente, l’unità del popolo pugliese con il popolo italiano».  

Il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) comunica attraverso una nota del Ministro Guidi che

accoglie la decisione annunciata dalla Società Petroceltic di rinunciare al permesso di ricerca nel mare Adriatico meridionale, al largo delle isole Tremiti. « Si tratta di un passo indietro che risponde ad esigenze industriali strategiche della società di cui il Ministero prende atto.Spero adesso che, grazie anche a questa scelta venga messa una volta per tutte la parola fine ad alcune strumentalizzazioni sul tema delle attività di ricerca in mare che erano infondate già prima e che lo sono, a maggior ragione, dopo la decisione della Petroceltic». 

Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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