(ASI) Con una sentenza che sicuramente tanto parlare di sé, la terza Sezione della Corte di Cassazione Civile, ha cambiato completamente orientamento. Fino ad oggi, infatti, se un soggetto perdeva la vita sul colpo, in seguito ad un incidente stradale, la morte in se stessa non era risarcibile (da qui il detto degli avvocati americani “per fortuna del mio cliente il danneggiato è morto”).

 

A partire dalla storica decisione 1361 del 23 gennaio 2014 le cose staranno diversamente. I giudici del Palazzaccio ritengono che il bene vita, sia in sé risarcibile ed in modo diverso dal bene salute, che, pure, ha dovuto lottare negli ultimi anni per poter essere riconosciuto. Le motivazioni, espresse in ben 110 pagine, attendono i giuristi esperti della materia perché, secondo alcuni, contengono contraddizioni ed argomentazioni poco sostenibili. La Corte, comunque, ritiene che il risarcimento andrà stabilito dal giudice in via equitativa, essendo impossibile, in assenza di parametri legislativi, pensare ad un importo fisso. E le assicurazioni? Avranno già dissotterrato l’ascia di guerra!

 

Ilaria Delicati-Agenzia Stampa Italia

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