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(ASI) Belluno – A poco più di un mese di distanza, ecco entrare in scena il secondo blackout di vaste dimensioni nelle località del centro del Cadore, Agordino e Feltrino. Quindi, interruzione temporanea della corrente per i seguenti comuni: Agordo, Canale d’Agordo, Arsiè, Calalzo, Cibiana, Domegge, Falcade, Gosaldo, Lozzo, Lamon, Pieve di Cadore, Valle di Cadore, Sovramonte, Vodo, Vigo, Voltago, Borca di Cadore, Auronzo. Solo alle 18.00 del 31 gennaio Terna è riuscita a ripristinare l’elettricità nelle cabine primarie dell’alta tensione.

Tutta la zona è colpita da grosse difficoltà di praticabilità, e per le situazioni di emergenza sono stati attivati i gruppi elettrogeni. Tra le cause del possibile blackout spiegano i tecnici di Enel e Terna, la caduta di diversi alberi, che hanno causato diversi cortocircuiti.

Al momento risultano chiusi i seguenti passi: Pordoi, Falzarego, Campolongo, Giau, San Pellegrino, Fedaia, Valles.

Il Governatore Zaia è furioso: “Il Governo deve muoversi”.  Secondo lui, queste cose in Alto Adige non succedono mai, mentre in Veneto è già il secondo di vaste proporzioni in poco più di un mese. E in effetti non si può dargli torto. Due metri di neve hanno paralizzato il bellunese, non l’Alto Adige, che investe sempre in campo infrastrutturale.

Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia

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