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(ASI)Perugia - Gli operatori del 118 ed  Vigili del Fuoco di Perugia stanno eseguendo in questo momento un intervento  congiunto  in località Ospedalicchio i Bastia Umbria  per una busta sospetta,  che potrebbe contenere  polvere di antrace , trovata  negli uffici di una fabbrica del luogo.
Cinque dipendenti della Azienda artigianale  stanno per essere trasferiti  alla S.C. di Malattie infettive del S. Maria della Misericordia, come riferisce l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, che segnala anche che sulla busta sospetta è stata scritto “ Contiene antrace”.  Le tre donne ricoverate questa mattina nella S.C. di Malattie Infettive  del S. Maria della Misericordia  sono state sottoposte a monitoraggio da parte del personale medico e a prelievi , con impiego di  tampone nasale  e della laringe, trasmessi prontamente ai laboratori dello  Istituto Zooprofilattico di Perugia. Le  tre donne  che sarebbero entrate in contatto con la busta sospetta  sul cui frontespizio era scritto “Contiene antrace” , hanno  anche iniziato , come informa una nota dell’Ufficio Stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia,  una terapia antibiotica, che dovranno proseguire fino a quando non sarà noto l’esito degli accertamenti sulla polvere di colore marrone. Proprio il colore della polvere fa ritenere, stando a quanto dichiarato alla Direzione Medica del S. Maria della Misericordia dai sanitari della Struttura di Malattie Infettive, fa ritenere che non possa trattarsi di antrace. Le  tre donne sono state ricoverate in una zona isolata del reparto.

 

Il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia  Dott.ssa Manuela Pioppo ( che si è tenuta costantemente in contatto con la S.C. di Malattie Infettive dopo il ricovero delle  tre e donne  di Ospedalicchio di Bastia , per  il caso di una presunta contaminazione  da polvere di antrace), informa, attraverso l’Ufficio Stampa, che nel tardo pomeriggio di oggi giovedì 16 Gennaio ,  le pazienti sono state dimesse. Le  donne, che sono state monitorate dai sanitari,  anche con prelievi ematologici e tampone nasale , proseguiranno  la terapia antibiotica domiciliare,  fino a quando non sarà comunicato l’ esito  della composizione delle polveri,  trasmesse all’Istituto Zooprofilattico di Foggia.

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