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(ASI) Terni - Notte bianca a Terni. “Un successo!” esclama convinto qualche commerciante che, in tarda serata, finalmente  riesce  ad abbassare la saracinesca e ad andandarsene a letto.

E difatti vedere Corso Vecchio affollato "quasi" come via Condotti ci ha lasciati di stucco. Ricordate i nostri reportage dedicati alle condizioni della via, nei quali vi raccontavamo di esercenti esasperati da tasse, degrado e concorrenza cinese? La notte del 21 settembre, ultimo giorno d'estate, pare aver cancellato per qualche ora il ricordo di un'arteria del centro storico cittadino che negli anni ha perso splendore e vitalità.

Dopo esserci goduti la serata e una Terni piena da scoppiare, abbiamo deciso di fare tardi per osservare e immortalare ciò che restava alla fine dell'evento.

E intorno alle 3 inizia il nostro “tour”.

Fotocamera in pugno facciamo due passi a piedi: Piazza e Corso Tacito, largo Villa Glori, San Francesco, Piazza del Popolo, Corso Vecchio e Piazza Solferino. E subito le suole scricchiolano: un tappeto di vetri, plastica, carta si stende sotto di noi.

Eccezion fatta per i pochi locali ancora aperti, una Terni ormai nelle braccia di Morfeo ospita una quantità allucinante di sporcizia che si sovrappone e mescola ai segni dell'inciviltà quotidiana, rigagnoli di urina, sterco di cane, scritte sui muri, carte in terra. E poi il buio. Già, perché anche nel cuore della ZTL ci sono lampioni che non funzionano, e i punti di tenebra alimentano la sensazione di abbandono e di degrado.

Ci sentiamo un po' come Jena Plissken, il protagonista del capolavoro di Carpenter 1997 Fuga da New York che avanza nel cuore di una megalopoli preda del crimine. Di Jena vorremmo possedere quel distacco e quella indifferenza verso ciò che lo circonda che caratterizzava il personaggio. Ci proviamo, ma senza successo: di fronte a tanto squallore non è possibile restare indifferenti.

Ci doamndiamo quanto di quel denaro incassato nel corso della Notte bianca verrà speso per ridare un verso ad un  caos provocato non dall'amministrazione ma dai cittadini , questi ultimi forse incapaci di capire che l'opera di pulizia del Comune ha un costo, costo che può lievitare d'innanzi a situazioni critiche, gravando sempre e comunque sulle tasche della collettività.


Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia

(Articolo e foto di Marco Petrelli)
























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