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(ASI) L'Anpi torna alla carica contro i "rigurgiti fascisti" e lo fa, stavolta, tra panche, banconi e fiaschi di vino. No, non siamo sarcastici, è la pura verità perché nel mantovano è proprio un'osteria ad essere finita nel mirino dell'associazione dei partigiani per avere, pare, esposto al suo interno poster di Mussolini e Hitler.

Una rapida ricerca su internet ed ecco che il mosaico di informazioni che raccogliamo ci rende un'immagine un po' più chiara della vicenda. A Barbasso, nella campagna della bassa, alcuni clienti di un locale notano sui muri immagini del Duce e del Fhurer. Incuriositi rivolgono varie domande i titolari, qualcuno invece invoca la legge Scelba. Qualche cellulare scatta e le foto finiscono in cronaca locale. Apriti cielo! L'Anpi di Mantova insorge ricordando come "purtroppo in Italia tante persone non hanno fatto i conti fino in fondo con il fascismo e i violenti si ispirano ancora a dittatori sanguinari come Mussolini e Hitler [...] purtroppo casi come quelli di Barbasso non sono una novità".

E l'osteria? La sorte dell'oste e dei clienti abituali  non siamo riusciti ancora a ricostruirla. Secondo quanto riportato da una testata lombarda, il gestore avrebbe liquidato i cronisti con un perentorio "Mantova, Barbasso: foto di Hitler al bar "Dai svalvoladi „siete solo dei comunisti"; qualcun altro avrebbe invece parlato di canzoni "nere" e di saluti romani. Chiusura in vista? Battaglie degli antifa contro l' "osteria nostalgica"? Chi può dirlo? Certo sarebbe tragicomico se si venisse a sapere che una piccola impresa sopravvissuta alla crisi abbia visto la sua fine solo per colpa di aver esposto al suo interno poster di Mussolini e Hitler.

Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia

 

 

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