(ASI) Dal 24 sino al 26 luglio si svolgeranno le catechesi dei vescovi ai giovani che partecipano alla GMG di Rio de Janeiro incentrate sul passo del Vangelo di Matteo “Andate e fate discepoli tutti i popoli!” (Mt 28, 19), tema centrale della stessa Giornata Mondiale della Gioventù.
I presuli italiani impegnati nella tre-giorni delle catechesi sono quattordici, tra i quali mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e vice presidente della Cei, che è anche l’unico presule umbro presente alla GMG. «La speranza nasce dalla libertà. Dobbiamo prendere coscienza che non è facile vivere nel nostro mondo, ma ognuno di noi può fare la differenza se inizia a scegliere, pensare, valutare, agire in modo diverso. Questa diversità che tutti conoscono, di cui in tanti parlano è quella del Vangelo e di Gesù Cristo. È una diversità possibile, praticabile, a misura d’uomo». Così mons. Bassetti nella sua prima catechesi tenuta il 24 luglio. «Il furto della speranza è interiore, silenzioso, apparentemente indolore, ma che vi lascia più soli che mai - ha aggiunto l’arcivescovo -. Gesù, con ciascuno di voi, non baratterà mai la speranza con qualcosa di prezioso che voi avete o che siete. Gesù non ci compera, non si lascia comperare e non ti venderà mai. Gesù non ti dice che è disposto a darti la speranza se in cambio tu gli dai qualcosa...! Se pensate così, è bene che lo sappiate, questo non è il Gesù della fede cristiana». Gesù, invece, ha concluso mons. Bassetti, «desidera che siamo liberi nel cuore, sciolti da ogni legame con i compromessi del mondo. La speranza, cari giovani, più che accolta, va sposata. Sposare la speranza che è Cristo significa non rimanere equidistanti, ma decidersi».
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