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(ASI) Nella vita può accadere di tutto, anche che un ministro di centro sinistra debba un favore alla Lega.

E' il caso della neo titolare del Ministero per l' Integrazione Cecile Kyenge, la cui sorella Kapya ricevette, nel 2008, l'aiuto del partito lumbard per risolvere una brutta situazione abitativa.

A riportare questa singolare storia è il sito www.questaelalega.com che, domenica 5 Maggio, pubblica un post di domenica dal titolo eclatante:

La sorella di Kyenge: "Gli immigrati che non rispettano le regole devono andare via".

Stando a quanto riportato dal sito, nel 2008 la sezione leghista di Pesaro avrebbe aiutato a Kapya Kyenge a riottenere il suo alloggio popolare occupato arbitrariamente da una famiglia nordafricana. Kapya si è mostrata riconoscente verso il movimento di Umberto Bossi, come d'altronde si legge nello stesso post:

Quando ho chiamato la Lega Nord per chiedere aiuto pensavo che mi avrebbero chiuso il telefono in faccia, partivo con il pregiudizio che i leghisti ce l’avessero con tutti gli extracomunitari. Invece mi sono dovuta ricredere: quello che abbiamo ottenuto va a favore di tutti coloro che in futuro avrebbero potuto trovarsi nella mia situazione se noi non avessimo vinto questa “battaglia” per la legalità”.

Un boccone difficile da digerire per coloro che finora avevano considerato le posizioni contrarie della Lega in merito allo ius soli come mero atto di razzismo nei confronti di Cecile Kyenge, come d'altronde ricordano gli stessi autori di Questa è la Lega:

(...)E, alla faccia di tutti quelli che si ostinano a dire che la Lega Nord critica il ministro Kyenge solo per il colore della pelle: “(Kapya)Chiedere il rispetto delle regole non è razzismo, ci sono tanti immigrati come me che hanno sempre fatto il massimo per integrarsi e hanno sempre seguito la legge”.

Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia

 

 

 

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