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(ASI) Fondazione MPS ed elargizioni di fedeli del Qatar, Arabia Saudita e palestinesi di Israele: secondo l'ANSA sarebbero queste le fonti del finanziamento che hanno permesso la costruzione della moschea di Colle val D'Elsa (SI), il cui imam peraltro potrebbe essere un islamico italiano.

La stessa agenzia riporta una dichiarazione del capo delle comunità islamiche italiane (UCOII) Izzedin Elzir: "L'imam sara' scelto qui e non in paesi di fede islamica. Cerco un conoscitore delle leggi e della Costituzione italiane".

MPS Trecento mila gli euro stanziati per la realizzazione dell'opera, denaro che, fanno sapere i fedeli, è stato raccolto con trasparenza grazie a donazioni di musulmani che vivono in Italia e in Medio Oriente. Tra i finanziatori anche la Fondazione MPS, istituto di credito che appartiene ormai alla storia e alla tradizione di Siena e del suo territorio e che, ironia della sorte, ora intreccia il suo destino con quello delle minoranze religiose della provincia senese.

 

Imam italiano La costruzione della moschea è stata in passato contestata da Oriana Fallaci e Mario Borghezio. in particolare quest'ultimo avrebbe avrebbe chiesto ai correntisti della banca di ritirare di estinguere i conti.

 

Polemiche a parte le parole di Izzedin Elzir sembrano avere tutt'altro tono: la decisione di scegliere quale imam un nostro concittadino conoscitore delle leggi può essere interpretata come un' onesta e chiara idea di integrazione. Elzir fa anche sapere che ricoprirà il ruolo di guida religiosa della comunità di Colle finché non troverà la persona adatta a sostiuirlo.

 


Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia


 

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