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(ASI) Lettere in Redazione - Distrutta,a Napoli,una delle realizzazioni più importanti della cultura italiana. Dolosamente ? Quasi certamente,si. Perchè e per cosa ? Troppo presto per avere una risposta al quesito. La dinamica delfatto è ancora allo studio degli inquirenti. Certo,tutto lascia pensare ad un gesto premeditato. In ogni caso criminale. Forse ne sapremo di più,forse no. Ma,immediatamente,un interrogativo salta all'occhio : quale misure anti-incendio erano previste e realizzate per la salvaguardia del parco scientifico ? Da stamane l'evento è in tv,radio,online,tutti i commentatori ne parlano e scrivono. Sinceramente,però,non ho ancora sentito porre la più immediata e naturale delle domande. Quali materiali erano stati utilizzati per la costruzione ? Legno infiammabile ? Cartone pressato ? Quale impianto era in funzione,secondo le strettissime leggi italiane, per prevenire o circoscrivere le conseguenze di un incendio,più o meno doloso ? Da quel che si è visto,sentito o letto,sembrerebbe non ci fosse niente. O che quel che c'era non abbia funzionato. L'Italia...,un gioiello per la Scienza....andato in fumo come nei secoli bui della storia.

Vincenzo Mannello

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