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(ASI) Cagliari, domenica 26 agosto 2012 ore 18:00 - A Cagliari, nel quartiere Marina, la scorsa notte un gruppo di giovani ha danneggiato automobili in sosta e cassonetti, derubato un cittadino originario del Bangladesh, prima di aggredire un senzatetto. Colti sul fatto, sono stati fermati dalla poliziadue ragazzi appena maggiorenni, Jonathan Locci di 19 anni e Gabriele Deiana di 20. Con loro sono stati fermati 3 minorenni, accusati solo dei danneggiamenti. I cinque sarebbero tutti residenti a Quartu Sant'Elena, e sono stati identificati dalla stampa locale come "skinhead".


Nel pomeriggio è stata diramata la smentita del portavoce dell'unica comunità di skinhead presente nel territorio comunale di Quartu Sant'Elena, che nega si tratti di skinhead.
La pubblichiamo integralmente.
Daniele Caruso

Comunicato Stampa
Comunità Skinhead Quartese

La Comunità Skinhead Quartese è estranea ai fatti di Cagliari della scorsa notte

A nome dell'unica comunità skinhead quartese, prendo le distanze dai fatti successi nella notte tra il 25 e il 26 agosto 2012 nel quartiere Marina a Cagliari.
Voglio precisare che per essere skinhead non basta avere i capelli corti e gli stivali. I comportamenti attribuiti ai due ragazzi arrestati non sono contemplati nello stile di vita dei membri della comunità quartese skinhead.
Noi skinhead siamo lavoratori e il furto non è pratica diffusa nel nostro ambiente, anche se da sempre i media e la televisione ci dipingono come energumeni stupidi, inumani e incapaci di esprimersi e comportarsi in maniera civile.
Per quanto riguarda percosse e atti di vandalismo, è sicuramente facile definire "skinhead" coloro che hanno i capelli corti e percuotono senzatetto e/o immigrati e danneggiano automobili in sosta. E' effettivamente un luogo comune diffuso.
Ma si tratta, purtroppo, di fatti all'ordine del giorno nell'hinterland di Cagliari, in cui tutta la popolazione, noi compresi, avverte la necessità di una maggiore sicurezza. Spero che si possa porre fine ai pregiudizi che riguardano il mondo skinhead, che, come in questo caso, sono privi di fondamento.
Non conosciamo gli elementi che si sarebbero resi protagonisti di quei fatti. Pertanto, non fanno parte dell'unica comunità skinhead quartese e ne prendiamo le distanze, escludendo categoricamente, nel contempo, visti i fatti che gli vengono contestati, che si tratti di skinhead.

Ciko, portavoce della Comunità Skinhead Quartese

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