(ASI) Sembra non migliorare la situazione rifiuti nel napoletano ne tanto meno le tensioni sembrano placarsi, nonostante ieri il Consiglio dei Ministri abbia deciso la cancellazione del sito Cava Vitiello, all'interno del parco nazionale del Vesuvio.
Dopo l'iscrizione nel regitro degli indagati del sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, da parte della Procura di Nola con l'accusa di interruzione di pubblico servizio in quanto aveva vietato ai camion di sversare a cava Sari, ieri un centinaio di persone sono scese nei pressi della discarica per impedire il passaggio degli autocarri, mentre la Digos, sempre nei pressi del sito, ritrovavano tre bombe a mano funzionanti, di fabbricazione jugoslava, nascoste nella vegetazione, pronte ad essere usate, forse, dai gruppi facinorosi all'interno della manifestazione. Intanto anche Palermo rischia di ritrovarsi nella stessa situazione. Ieri nel quartiere Bonagia, uno dei più colpiti dai disservizi, i cittadini hanno tenuto occupati i vigili del fuoco tutta la notte, appicando incendi a tappeto ai cumuli di rifiuti riversi nelle strade.
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