×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

(ASI) A quattro anni dall'indipendenza unilaterale del Kosovo, il dato che emerge è la contrarietà che la popolazione serba ha espresso alla separazione dalla madrepatria di questa regione in cui vivono. Il referendum autoconvocato dai serbi del Kosovo sul riconoscimento o meno dell'autorità di Pristina, infatti, ha registrato un risultato bulgaro: il 99,76% dei voti sono stati contrari, su una partecipazione al voto che supera l'80%.

 

In questa fase si discute frequentemente dell'ipotesi di un ingresso della Serbia nell'Unione europea, la cui condizione necessaria imposta da Bruxelles è il riconoscimento da parte di Belgrado dell'indipendenza del Kosovo. Alla luce della voce fatta inserire nella nuova Costituzione dal presidente serbo Tadic - il Kosovo, terra fondativa della storia e della religione dei serbi, è irrinunciabile -, e dei risultati di questo referendum, la questione dell'ingresso serbo in Ue appare sempre più spinosa.

Intanto, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov afferma che tale risultato "non va ignorato".

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere