La Banca mondiale ha tagliato le sue stime sulla crescita della Cina e delle economie emergenti dell'Asia orientale per il 2011, lanciando un allarme sul rischio di una "nuova bolla finanziaria".
La ripresa - si legge in una nota dell'istituzione di Washington - "è robusta, ma ora serve attenzione nel gestire i rischi che stanno emergendo e che potrebbero minare la stabilità macroeconomica".Le economie emergenti dell'Asia orientale - si legge nel documento - vedranno nel 2011 una crescita del 7,8%, in rallentamento dall'8,9% del 2010 e peggiorata rispetto alla stima precedente di un +8%. La banca mondiale punta il dito contro i forti afflussi di capitali verso le economie della regione, che non include Giappone, Sud Corea, Taiwan, Hong Kong, Singapore e India: "se gli afflussi dovessero restare così forti, specie nel caso di una crescita globale debole, le autorità finanziarie dovranno gestire la sfida posta dalla "stabilità del settore finanziario e dalla necessità di avere una bassa inflazione", dice Vikram Nehru, responsabile della Banca mondiale per la regione.
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